Avere un terreno dove poter coltivare un orto personale è un’enorme ricchezza, sapere cosa si porta in tavola e come è stato coltivato, secondo me, ha un valore immenso. Il terreno però deve essere fertile per poter fornire alle piante coltivate il giusto nutrimento per la crescita e la fioritura. Vediamo insieme come iniziare a sistemare il nostro terreno.

Una premessa:

la differenza tra coltivazione e giardinaggio sta nel fatto che nell'orto dovranno crescere vegetali che poi verranno portati in tavola, e che dunque devono essere perfettamente sani e coltivati senza uso di prodotti chimici, a differenza del giardino dove cresceranno fiori e piante ornamentali.

DA DOVE INIZIARE

Nel caso di un terreno mai coltivato prima, bisognerà procedere per step.

Il primo step consiste nel rimuovere le erbacce, sfalciandole con il decespugliatore, raccogliendole con il rastrello e quindi rimuovendo la cotica erbosa con una zappa a lama larga, oppure con un robusto sarchiatore a lama rettangolare.

La parte asportata potrà essere compostata: deponete i cespi di erba con le radici all'insù, uno sull'altro, e aspettate che si decompongano e diventino terriccio fertile.

Messa a nudo la terra, bisognerà vangarla sommariamente. Quando si esegue la lavorazione per la prima volta è consigliabile non ricorrere al motocoltivatore. Con il nostro lavoro e lo sforzo fisico almeno la prima volta (o una volta all’anno) potete fare meglio dei modelli amatoriali di motocoltivatore, semplicemente perché le lame girando nel terreno smuovono solo la parte in superficie senza andare in profondità dove ci sono sostanze più fertili da poter portare in fuori suolo. Quindi Interrate verticalmente la lama della vanga, fate leva, sollevate una zolla e lasciatela ricadere rivoltata. Delimitato il nostro “pezzo” di terra su cui iniziare a coltivare, sminuzziamo le zolle smosse creando così un terreno leggero pronto ad accogliere le nostre piante o la nostra semina.

QUANDO E COME LAVORARLA

L'esperienza insegna che lavorando nel tardo autunno, prima delle gelate, sarà proprio il freddo a sminuzzare e affinare le zolle, oltre che a limitare le popolazioni di insetti terricoli dannosi, larve e uova che svernano in attesa di fare danni sulla vegetazione. Se invece si vanga la terra per la prima volta in primavera, è opportuno agire con largo anticipo sulle prime semine. Vangate, rastrellate la superficie e attendete: non ci vorrà che qualche giorno di tepore perché i semi delle erbacce producano plantule. Zappate in superficie per sradicarle, rastrellate nuovamente e ripetete l'operazione per assicurarvi che il terreno sia, per quanto possibile, ripulito.

Una grande risorsa: il Sole

Una grande risorsa è il Sole. Se usato come si deve egli diventa un vero e proprio disinfestante naturale per terre con problemi di nematodi, funghi patogeni, larve di insetti fitofagi o semi di erbe infestanti. È consigliato agire nel periodo più caldo, ossia il periodo tra giugno e agosto. Vangate, innaffiate bene e coprite il terreno con un telo di plastica trasparente del tipo usato per la copertura dei tunnel di coltivazione; fissatelo al terreno con dei ferri a U, in modo che resti ben fisso sulla superficie. Il sole estivo, surriscaldando le zolle, provvederà in 30-40 giorni a disinfettarle e a settembre possiamo contare su un ottimo substrato, quest’operazione viene anche chiamata solarizzazione del terreno.

Nelle regioni meno calde si può aiutare questo processo aggiungendo alla terra con la vangatura una buona quantità di letame semi maturo. Fermentando rilascerà calore e gas di ammoniaca e zolfo che disinfetteranno il terreno.

Insomma, un buon terreno ci consentirà di avere delle piante forti che produrranno frutta e verdura sana. Ci sono tanti metodi e prodotti naturali per aiutare il terreno ad essere al top, come ad esempio la Zeolite micro clinoptilotite che crea una barriera protettiva ostacolando l’attività degli insetti nocivi, riducendo la capacità di diffusione delle ife fungine. Inoltre, asciuga la vegetazione e cicatrizza le eventuali ferite molto rapidamente, contribuendo così ad eliminare le condizioni favorevoli allo sviluppo di funghi e muffe. È utilizzabile fino al raccolto e non macchia i frutti.

La descrizione completa del prodotto si può trovare a questo link.

Come si dice “chi ben comincia è a metà dell’opera”, iniziare nel modo giusto ci permetterà di avere tante soddisfazioni agricole.